09 dicembre 2006

Samuele Bersani Live

Samuele Bersani ha fatto la sua comparsa in leggero ritardo sulla tabella di marcia verso le 21.30 di ieri sera, in completo scuro + cappotto lungo. Proprio questa mise, elegante non c'è che dire, ma decisamente fuori luogo considerando l'alta temperatura, è stato protagonista della prima scenetta divertente della serata. Samuele Bersani Inizio ideale, è stata proprio "il mostro", contenuta nel primo album.
Su un palco allestito in stile di Bersani e primo singolo che eseguì in pubblico come supporter di Dalla durante una sua tournée: la posizione seduta dietro alla tastiera a eseguire il brano è stata poi abbandonata per il resto dello show da Samuele, passando dalla semiseduta su sgabello al semplice in piedi, attorniato dagli inseparabili strumenti del mestiere. Non potevano mancare il leggìo e gli auricolari ma anche un raccoglitore di articoli, ritagli di giornale, testi di interviste, la cui lettura ha intervallato l'esecuzione dei brani, rendendo ancora più divertente e ricca di contenuti la serata. Dall'ironia sui contrasti tra contenuto e titolo, passa a citare esempi sul paradosso di titoli che invece che invogliare allontanano dall'ascolto (sia suoi, come la canzone "sicuro precariato", sia di altri, vedi quell'articolo del Mattino di Napoli in cui lo definiscono "fastidioso" (?) passando per trovate al limite dell'incomprensibilità come quel test di personalità maschile nelle pagine di Grazia, che lo citano come esempio dell'uomo italiano "sognatore e visionario", mettendolo a confronto con gente più importante e decisionista dei giorni d'oggi, rappresentate da Massimo D'Alema e Fabio Capello….. Di risata in risata e di chiacchierata in chiacchierata la serata ha potuto scorrere con leggerezza, toccando via via tutti i singoli più conosciuti come Giudizi Universali, Chicco e Spillo, Replay, Spaccacuore, (arricchita dell'aneddoto della versione rifatta in castigliano da Laura Pausini, che ha scoperto essere, solo dopo una ricerca su Youtube, anche la sigla di una telenovela messicana…) lo scutatore non votante (con le immagini del cartone d'animazione Grey Man che scorrevano alle sua spalle), e tante tante altre, sempre supportato da un sestetto di strumentisti davvero meravigliosi, meritevoli di un applauso convinto uno a uno, naturalmente insieme a Bersani, che ha salutato con un inchino ripetuto più volte, esausto dopo più di 2 ore di concerto per un pubblico numeroso, non facendo mancare il suo calore e il suo affetto verso questo giovane cantautore, che ha regalato una notte di poesia in questo caldo inizio di dicembre.

6 commenti:

kEN ha detto...

;( sigh.. sob... che stristessa!!!

vabbè.. grazie x le foto e x il commentone.. socia almeno tu però ti sei fatta l'occhio!!

kEN ha detto...

si bello il cappello!!! gliel'hai rubato alla sposa di venerdì scorso?!?!!?

:p

Anonimo ha detto...

Ri-bentornati a tutti dopo il "pontone" di inizio Dicembre, flagellato a mo di monsoni caraibici in ogni dove, pure in montagna , dove ha nevicato solo nel tardo pomeriggio di sabato, pare..almeno nella zona alto adige - Austria (Innsbruck)provocando disagi mostruosi ai primaverili vacanzieri dotati piu di hot pants che di moon boots per le temperature a dir poco "leggiadre" (15/17 gradi) fino all'immacolata compresa. Noi ( pluralis majestatis ) abbiamo optato per il mare recandovicisi... a far le terme, tanto per rimanere in temperatura analoga cosi da non fiaccare il fisico già provato da nebbie e umidiosità varie, ma giunti in quel del veneto friulan bibionese, colti fummo da uragano proveniente da udine (ore 18.15) con sbalzo termico di 10 gradi in sette secondi netti ( da 16.5 a 7 gradi ) che pareva di essere in amazzonia nella stagione delle pioggie e abbiamo finito la serata sommersi fino alle pudenda nelle acque putribonde e limacciose dei fossi circocostanti. Di gran lunga migliore sarebbe stata la decisione, poi cassata a priori, sotto l'egida del "tanto vedrai che le previsioni le cannano puntualmente come ogni week end"...di rimanere nelle terre emerse veneziane e aspettare sorseggiando aperitivi con l'olivetta nella mestrina PIASSA FERO fino alle 21.00 per poi recarsi in quel rinnovato teatro toniolo a godere delle meravigliose performances artistiche del Samuele Bersani.
Oltre ad essere, a mio modesto parere, artista colto, eclettico e spregiudicato, nonchè ottimo musicista e arrangiatore (unico difetto comunistone da primato mondiale), pare dotato di buon carattere ( dice un mio amico di bologna ceh lo conoscerebbe molto bene tale da ricevere visite frequenti in sua casa..) e persona disponibile anche per noi comuni mortali ruminanti. Ho casualmente un indirizzo mail utilizzabile per gli scopi piu disparati, tra i quali scrivergli qualcosa , magari di non offensivo ( tipo torna a casa mortadella..)sperando di poterne ricevere persino una risposta. Ecce : sabers@tin.it.
Nell'accomiatarmi da voi pongo i piu deferenti ossequi e rimango in attesa di contatti blog-ati, porgendovi fervidi auguri anticipati di buon shopping natalizio.

Anonimo ha detto...

Ciao Eli, mo ce sto pure io ora!!!!!
Preparati commenterò giornalmente e pubblicamente il tuo vestiario da ufficio!!!!
Pauraaaaa!!!!
no skerso...forse!!! :-)

kEN ha detto...

aiutttto!!! Allora da domani al lavoro in abito lungo e lustrini!!!

Ci manchi.. dai vieni al lavoro sfaticata!!!

Tutti presenti cmq.. ha detto che commenta ogni giorno!!

Anonimo ha detto...

Volevo sottoporre una poesia di Pablo Neruda che mi piace molto, anche se nella traduzione perde il suo ritmo originario...buona giornata a tutti.

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida felicità