Prodotte riciclando gli striscioni pubblicitari dai detenuti dei penitenziari veneziani, gli accessori di tendenza sono stati presentati oggi a Ca' Farsetti
Una delle «Malefatte» realizzate a Venezia
Sono state presentate stamattina, per la prima volta, ad una conferenza stampa a Ca’ Farsetti organizzata dal Comune del capoluogo veneto. Il sindaco Cacciari, l'art-director dell'Ufficio Grafico, Fabrizio Olivetti, e la direttrice degli Istituti di pena veneziani, Gabriella Straffi, sono alcuni dei testimonial della campagna.
Si tratta di un progetto nato da una semplice intuizione: gli enormi striscioni pubblicitari, utilizzati a Venezia e in terraferma per scopi promozionali, vengono riciclati, una volta terminato il loro periodo di utilizzo, grazie alla loro resistenza e impermeabilità. La realizzazione delle borse è affidata alla Cooperativa Rio Terà dei Pensieri, che svolge attività di produzione di manufatti nelle carceri veneziane.
Su proposta di Cacciari, è già partita la distribuzione per la vendita nelle librerie dei musei e delle mostre cittadine.